sono il nuovo vicepremier
- Francesco Cavallaro
- 13 nov 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Non è stato difficile

Ieri sono diventato vicepremier. Sostituisco al governo Matteo Salvini per un paio d'anni perche' un giorno fa, durante una importantissima riunione, si e' strozzato con una salamella e ha rischiato di morire. Per fortuna aveva la Isoardi vicino, che con un piede di porco e' riuscita a liberargli la via respiratoria e ha estratto la salamella. Intanto che era li, gli ha tirato fuori anche due costine di maiale. Matteo Salvini e' uscito provato da questa esperienza e per riprendersi ha deciso di lasciare la politica per due anni e dedicarsi al decoupage, sua grande passione. Mi ha chiamato al telefono chiedendomi di fare il vicepremier, dato che non si fida a lasciare tutto in mano a Di Maio, che e' pur sempre un terrone. Sono un terrone anche io, ma Salvini non lo sa, gli ho sempre fatto credere di avere origini celtiche. Ogni volta che ci vedevamo indossavo un elmo con trenta centimetri di corna e lui era tutto contento. Comunque non potevo dire di no, e ho accettato la carica di vicepremier, anche se a dire il vero ho sempre aspirato al ruolo di Presidente del consiglio dei Ministri della Repubblica. Ma non perdo le speranze. Ho saputo da fonti sicure che Giuseppe Conte il pomeriggio si fa una pennichella di due/tre ore, in quel lasso di tempo faro' degli atti sconclusionati a suo nome, cosi' tempo una settimana lo mandano via e io prendo il suo posto. Per esempio domani pomeriggio, mentre dorme, dichiaro guerra alla Svizzera a suo nome. Dopo domani, sempre mentre fa la pennichella, propongo a suo nome una legge per poter vendere le armi in edicola, a fascicoli settimanali. In omaggio col primo fascicolo la sagoma di un'animale in estinzione da potere impallinare. E via di questo passo. Tempo una settimana e divento Premier. Una volta che ho il comando del paese ho gia' delle leggi da proporre, che devono essere approvate per forza se non vogliono che façcia un colpo di Stato: Prima legge: rendere illegale servire una birra piccola. Seconda legge: chiudere tutti i ristoranti vegani, e vietare la vendita del seitan e del tofu. Terza legge: vietare i balli di gruppo e tutta la musica latino americana in generale. Quarta legge: obbligare i dietologi a dire che pasta, pane e dolci fanno bene anche se mangiati in quantita' spropositata. Queste sono solo alcune delle azioni che servono per fare in modo che l'Italia riparta. Ho altre trenta leggi che conto di fare approvare entro il 29 di dicembre, che poi parto per le vacanze e per tre mesi non voglio sentire parlare di politica. Salvini puo' dormire sonni tranquilli, si dedichi al decoupage e stia sereno, ha lasciato l'Italia in buone mani.
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